Il colpo
di frusta cervicale è uno degli eventi traumatici
statisticamente più frequenti negli incidenti automobilistici.
Generalmente
si chiamano “colpi di frusta”
tutti quei traumi che comportano un’iperflessione ed
iperestensione, in maniera violenta, del tratto cervicale, sono un
meccanismo accelerativo-decelerativi di trasferimento d’energia sul
collo che può conseguire a collisioni anteriori o laterali di
veicoli a motore, ma non solo, perché il colpo di frusta si
riscontra anche in traumi sportivi (basket, pugilato, rugby, calcio
etc.). Il trauma può dar luogo a lesioni dello scheletro o dei
tessuti che a loro volta possono dare inizio a varie fastidiose
manifestazioni cliniche, di differente gravità, che perdurano negli
anni se non trattate.
Le conseguenze di un colpo di frusta
interessano soprattutto la muscolatura, i legamenti, i dischi
intervertebrali, il sistema vascolare, il sistema nervoso simpatico,
le vertebre ed il midollo spinale.
• Posizionamento
corretto del poggiatesta.
• Se
l’airbag ha funzionato.
• Condizioni
cliniche del collo antecedenti al trauma.
Il
paziente che manifesta il colpo di frusta,
non ha sintomi nell’immediato dopo trauma, al punto che rifiuta il
trattamento medico, solo dopo qualche ora incomincia a percepire
rigidità del collo e qualche dolore. Il giorno dopo l’edema è
evidente così come i dolori e la rigidità. I primi sintomi, cioè
alcune ore dopo ed entro i 3 giorni, sono: dolore
cervicale, brachialgia, limitazione dei movimenti del collo e la
cefalea il più delle volte occipitale o generalizzata; solo
nei giorni successivi vengono riferiti irritabilità, parestesie e
sintomi otoneurologici., sintomi questi che da soli tendono, a volte,
a scomparire nell’arco di 3 mesi dal trauma.
Altri sintomi
tendono a comparire più tardi, circa 3 settimane dopo l’evento
traumatico, squilibri vascolari, disfagia, nausea, vomito,
affaticamento, vertigini,
sbandamenti, dolori lombari, insonnia e
seri problemi emotivi e psicologici.
Nei casi meno
gravi si potranno avere danni ai legamenti da stiramento e contusione
delle strutture articolari, causati dallo scivolamento delle
vertebre, con edema locale e contrattura da riflesso protettivo. Nei
casi più gravi si possono verificare invece rotture dei
legamenti, ernie discali cervicali,
fratture vertebrali.
Chiaramente
vari sono i fattori che determinano la gravità del colpo
di frusta:
• Forza
d’impatto.
• Posizione
della testa, nel momento dell’impatto.
• Posizione
delle mani, nel momento dell’impatto.
• Consapevolezza
dell’incidente, che sta per avvenire.
Come Guarire
Dato
che molti sintomi compaiono solo dopo diverse ore dal trauma si
consiglia di rivolgersi preventivamente al pronto soccorso più
vicino anche in assenza di dolore. Solo una visita specialistica
potrà così diagnosticare la reale entità del colpo di frusta e
prescrivere le terapie più opportune.
Inizialmente
il riposo è il mezzo di guarigione più efficace. In questa fase
andranno limitati al massimo i movimenti del collo e della testa.
Spesso il primo provvedimento preso dal medico è proprio quello di
applicare il collarino, che con la sua azione di sostegno protegge
il tratto cervicale sia da movimenti incongrui sia da
sollecitazioni di altro tipo.
Grazie
all'immobilità l'infiammazione tissutale può regredire piano piano,
specialmente se viene abbinata a farmaci opportuni.
Terminata
la fase acuta del trauma, più o meno dopo dieci-venti giorni,
l'utilizzo di farmaci e collare viene abbandonato definitivamente. A
questo punto del processo riabilitativo vengono invece introdotte
terapie fisiche e manipolazioni.
Un
uso prolungato del collarino, per esempio, inattivando di fatto
l'azione della muscolatura la rende del tutto inefficace a
fronteggiare le sollecitazioni a cui sarà sottoposta in mancanza del
sostegno artificiale.
Già
dopo qualche giorno, a seconda della gravità del colpo di frusta, è
quindi possibile iniziare con le prime contrazioni isometriche
volontarie che successivamente saranno sostituite da
manipolazioni ed esercizi attivi.
Le
terapie fisiche grazie al loro effetto analgesico e curativo sono
utili per accelerare il processo di guarigione. Tra i mezzi più
diffusi ricordiamo, la chinesiterapia (posture) ed i massaggi
decontratturanti.
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